Di seguito il nostro diario di viaggio dall’ultima visita in Senegal.Come sempre, sulla nostra pagina Facebook (clicca qui) è presente anche un reportage davvero ampio di foto e video. Destinazione Senegal. Un caro saluto a tutti i membri della Onlus ed a tutti coloro che ci seguono e condividono il nostro lavoro di Cooperazione Internazionale. Piergiorgio, Mario, Deanna e Silvia sono atterrati in Senegal per il primo viaggio del 2019, l’ultimo di una lunga serie ormai ultradecennale. Nell’arco dell’anno altri di noi partiranno. Sono molti i pensieri, le sensazioni, le emozioni che ci assalgono in queste esperienze. Sinceramente , prima di partire, avvertiamo sempre più frequentemente sentimenti contrastanti: difficoltà nel lasciare e desiderio di ritrovare amici e realtà che, nel corso degli anni, con l’aiuto di molti, siamo stati capaci di migliorare concretamente . Comunque vi informeremo delle varie tappe, dei molteplici incontri, delle complicate verifiche che faremo durante la nostra permanenza africana. E soprattutto dei nuovi progetti. Da oggi siamo Operativi! Dopo un lungo viaggio siamo arrivati a Mbayene a mezzogiorno. Ci accompagna il funzionario ministeriale El Hadji Abdoulaye GUEYE. Abbiamo trovato una situazione molto soddisfacente: il Il Poste de Sante’, soprattutto dopo i nostri interventi, funziona bene; hanno fatto una tettoia esterna che funziona come sala d’attesa (qui si arriva anche a oltre 45°!) e una buona pavimentazione del porticato. Funziona il nostro ecografo, l’ambulanza della Misericordia è ben tenuta ed è funzionante l’impianto di ossigenazione. Stanno anche facendo dei corsi di formazione sanitaria. Funziona il frigo per la conservazione dei medicinali. Devono ancora arrivare, invece, dalla Francia, i pannelli solari. Hanno, purtroppo, un problema per la sterilizzazione dell’acqua… Vedremo che cosa fare. Per la scuola occorre una fotocopiatrice con stampante e un videoproiettore. La soddisfazione più grande è però l’impianto di irrigazione che abbiamo recentemente finanziato: è veramente fatto bene. Stanno mettendo la rete di recinzione per difendere le coltivazioni dagli animali. Il responsabile dell’ impianto di irrigazione viene addirittura dal ministero. Ha illustrato in modo perfetto la strategia dell’irrigazione e le varie colture. Sarebbe utile anche la costruzione di un muro intorno alla scuola, sempre per difendere bambini e ragazzi dagli animali. Ci aggiorniamo stasera..continuate a seguirci. Spostarsi a Dakar è una grande impresa: una città che, con le periferie tocca due milioni e mezzo di abitanti, con un traffico senza regole, con un parco macchine con un’età media di diversi decenni, con livelli di caos e inquinamento (e incidenti) drammatici, è veramente complicata. Se pensiamo che fra meno di tre anni Dakar ospiterà un evento olimpico (IV Giochi Olimpici Giovanili Estivi) probabilmente i problemi aumenteranno… Tutto é complicato. Il programma prevede la partenza, in aereo, per Ziguinchor, nel sud del Paese, nella Regione della Casamance. Ma bisogna spedire i bagagli via nave, quindi occorre andare al porto. Bisogna prendere l’aereo al nuovo aeroporto Diagne Blaise (a 50 km. dalla città: bello, moderno ma… costruito con capitali turchi). Quindi una vera odissea lo spostamento. Nel pomeriggio, finalmente, si arriva a Ziguinchor, accolti con la gentilezza e l’amicizia fraterna di sempre da Nicolas. Quindi una doverosa pausa insieme a tanti vecchi amici ed un tranquillo e piacevole momento conviviale. Ci voleva proprio. E domani si riprende. Oggi abbiamo iniziato il nostro lavoro a Ziguinchor. Anzitutto la visita alla scuola di Tilene. Qui abbiamo constatato come il nostro recente investimento per la realizzazione dell’aula di informatica è stata una scelta azzeccatissima. L’aula è tenuta benissimo ed è molto ben utilizzata: ci sono 30 computer che funzionano per molte ore al giorno tanto che la scuola ha deciso che presto allargheranno la sala per avere uno spazio maggiore per un ancora maggior utilizzo (la scuola di Tilene è frequentata da diverse centinaia di studenti). Abbiamo quindi visitato il Poste de Santé sempre di Tilene gestito dalle suore: due letti, medicine, tutto ben ordinato e pulito. Quindi la Cooperativa delle donne: qui si trasformano prodotti locali in bibite, succhi di frutta ecc. Tutto questo è stato finanziato dalle donne senegalesi in Italia. Un’altra buona cosa… Dopo aver visitato altre strutture e incontrato tanti vecchi amici, come ultimo importante atto della giornata abbiamo incontrato il Vescovo della Diocesi di Ziguinchor, il giovane (non ancora sessantenne) Paul Abel Mamba con cui abbiamo parlato di tante questioni importanti. Una cena veloce e a letto! Stanchi ma contenti di quanto fatto in questa quarta giornata. Sveglia di buon mattino. Anche oggi percorsi lunghi e scomodi. E sempre al caldo. Dopo la visita al piccolo Seminario di Niassya siamo tornati all’Orfanotrofio di Oussouye. Qui ci sono 22 bambini orfani da 1 a 5 anni: le immagini che seguono crediamo siano più significative di qualunque commento… Solo da sottolineare che oltre alla tristezza che si respira in tutti gli orfanotrofi, a qualunque latitudine siano posti, qui non si può ignorare il fatto che molti di questi bambini sono frutto di violenze, spesso addirittura familiari, che aggiungono a sentimenti di tristezza, sensazioni di indignazione e rabbia. Per quel pochissimo che potremo fare l’Associazione non lascerà soli questi bambini… Quindi, quasi per ritrovare una serenità perduta, abbiamo partecipato a momenti di riflessione comune accompagnata da splendida musica (suonata da uno strumento melodiosissimo, il KORA uno strumento musicale tradizionale dell’etnia Mandinka, diffusa in buona parte dell’ Africa occidentale) nella chiesetta del seminario di Brin. E a Brin siamo tornati al “grande” Centro Sociale che, nel corso degli anni, abbiamo costruito e che é ormai praticamente completato: sala riunioni (contiene un migliaio di persone), bar, biblioteca, servizi, ecc. Questo Centro é importante anche perché è praticamente l’unico luogo di socializzazione dei numerosi Villaggi dei dintorni, molte migliaia di persone. E abbiamo così terminato, anche oggi, tutti gli impegni rispettando il nutrito programma. A domani. 6° giorno. Sempre più caldo, strade sempre più accidentate e… polverose. Oggi spostamenti lunghi nei vari “Poste de Sante’” realizzati dall’Associazione nelle periferie della città di Ziguinchor: Affiniam, Soutou, Brin. Alcuni in mezzo alla foresta. Altri più vicini alla città. Siamo partiti presto, passando per Bignona. Viabilità discreta salvo qualche tratto del tutto caotico. Poi
Diario di viaggio in Senegal, maggio 2018
Tante attività durante la nostra ultima visita. Sulla nostra pagina facebook (clicca qui) anche un ampio reportage foto e video. 1° GIORNO. IL VIAGGIO. “Pur senza lasciarsi andare a evocazioni fuori luogo, rimane difficile non pensare alla Blixen de “La mia Africa” tutte le volte che torniamo in Senegal. Il paesaggio, il clima, la gente, le relazioni, la cultura, la flora e la fauna… tutto così diverso e tutto così particolarmente pieno di fascino che quasi dimentichi le tragedie dei popoli che incontriamo in questo continente. Tragedie di cui non si vede la fine anche per il fatto che qualche seria stima demografica fa prevedere da un raddoppio ad una triplicazione dell’attuale popolazione dell’Africa entro il 2050… a molta parte della quale, con buona pace dei costruttori di muri di turno, non resterà che emigrare per tentare di sopravvivere. Comunque, nonostante nessuno di noi soffra del “mal d’ Africa”, un po di nostalgia in questi luoghi (e in questo contesto) ti prende. Atterrando nelle ormai decadenti città coloniali, si capisce che praticamente tutti i drammatici problemi di questi popoli derivano quasi completamente dalla violenza con cui le nostre nazioni “civili” hanno appunto colonizzato e spogliato di tutto quanto era prelevabile. Dakar è sempre caotica. Perché nonostante il nuovo bellissimo aeroporto, questo è stato costruito in mezzo al nulla e occorre, quindi, passare dalla città per qualunque esigenza elementare, come mangiare e dormire. Il programma di questi pochi giorni che staremo in Senegal è molto ambizioso: forse ci siamo posti troppi obbiettivi, ma proveremo a rispettarlo in ogni modo. Domani il Villaggio di Mbayene, isolato nel centro-nord del Paese (dove abbiamo donato una Ambulanza e ora riportiamo un ecografo) e dove incontreremo le autorità locali per cercare di costruire una qualche pur piccola risposta concreta alle enormi esigenze della popolazione. E poi, con qualche emozione, visiteremo i nostri vecchi amici della nuova Cooperativa Agricola Loguene, dove abbiamo finanziato l’acquisto del terreno, sementi e concimi per la messa a coltura di ortaggi e arachidi e dove già lavorano alcune decine di persone. Ma ora proviamo a riposare un po’: diciassette ore in movimento più tre per ritardi di voli si sentono. Eccome.” SECONDO GIORNO. MBAYENE E MBORO. Giornata molto piena anche oggi. Non solo per altre 13 ore di viaggio molto più scomode di ieri, ma perché abbiamo fatto due esperienze forti: una disperante ed una splendida… quasi a sottolineare tutte le contraddizioni dell’Africa. Abbiamo visto in Senegal molte cose brutte: la miseria porta sempre cose brutte. Ma è difficile non farsi prendere da una qualche forma di disperazione dopo una tappa a Mbayene: una landa infuocata (42°!) senza un filo verde; dove si aspettano le piogge di giugno per seminare qualcosa da mangiare e poi, per otto/nove mesi, si aspettano le altre piogge; dove persino le poche capre e mucche che si vedono in giro sono incredibilmente scheletriche; dove una comunità di ben 36.000 persone dispersa in 63 villaggi si cura con una farmacia ed un ambulatorio che non possiamo descrivere se non con due foto. Dove l’ambulanza da noi donata ha salvato in un anno molte vite: andare a piedi o su un carretto attraverso piste polverose per arrivare al più vicino ospedale (si fa per dire) si arrivava spesso semplicemente… morti… Dove alcuni bambini ci hanno detto che non avevano ancora visto l’uomo bianco… E dove, ci è sembrato doveroso (e anche bello) iniziare la riunione con i capi dei 63 villaggi della zona pregando insieme all’Iman: qui sono tutti musulmani. Dovremo studiare bene questa situazione all’interno dell’Associazione perché riteniamo di poter fare cose importanti per questa gente. Pomeriggio invece splendido a Mboro. Qui abita Sidi, un vecchio operaio della ex Radici Fil di Canapale. Senegalese rientrato in patria dopo la chiusura dell’importante azienda pistoiese. Sidi è rientrato in Senegal 2 anni fa. Ha elaborato un Progetto di costituzione di una Cooperativa Agricola di Lavoro e, dopo un nostro coinvolgimento che gli ha permesso di acquistare alcuni ettari di terreno, sementi e concime e scavare un pozzo (lo abbiamo finanziato con un prestito a lunga restituzione e senza interessi) insieme ad altre famiglie ha fatto… un miracolo. Le foto parlano più di ogni altro discorso. Domani è un altro giorno: Ndangane. SENEGAL, 3° GIORNO. La ‘bimba di Patrizio”, la Deputata del Parlamento senegalese originaria di Mar Lothie, la “sage-femme” di Ndangane, il Comitato di Sanita’ e la Maternità a Ndangane. Giornata molto impegnativa ma con solo tre ore d’auto, seppur sotto i 39°, ma fermi dopo le tre ore. In tutta l’Africa i bambini sono veramente tanti e, come tutti i bambini, sono splendidi. Ma la “bimba di Patrizio” è per noi una storia particolare: dopo una vecchia adozione a distanza l’abbiamo vista crescere, diventare da bambina, orfana di padre e madre, una ragazzina sveglia e tutte le volte che torniamo la troviamo più brava a scuola e più bella (sempre): TANTI AUGURI MAGUETTE! Dopo aver salutato la bimba, incontro importante con una Deputata del Parlamento. Incontro importante perché abbiamo finalmente instaurato un rapporto serio con una donna che vive a Mar Lothie, dove noi siamo di casa. Abbiamo avuto serie garanzie sulla nostra futura attività nell’ambito della sanità con il suo impegno di coinvolgimento del Ministero competente. Quindi verso NDANGANE. Dai 18° di Dakar si passa ai 40° di Djiofor, Fatick. Qui un altro bell’incontro nell’Ospedalino di Djiofor: abbiamo rivisto la nostra vecchia amica Jolie, prima ostetrica (sage-femme) a Ndangane e oggi responsabile della categoria in tutto il Distretto sanitario. (Non riscuote da sei mesi…). Djiofor ha circa 90.000 residenti, quasi 2.000 parti all’anno (a Pistoia, stessa popolazione, si supera di poco i 1.000). Abbiamo approfondito molte cose… Quindi, sotto un caldo asfissiante, il Comitato di Sanità di Ndangane il “nostro” vecchio gioiello di maternità. Incontro utile. I lavori di ristrutturazione della Casa dell’Ostetrica sono praticamente terminati e la casa è finalmente di nuovo abitabile. Dovremo ora chiarire col Sindaco di Fimela competente per territorio e col Direttore Sanitario della zona, una ripartizione delle spese per la
Un’aula multimediale nella scuola di Tilene
Un altro importante piccolo risultato del nostro lavoro di Cooperazione Internazionale in Senegal. È stata finalmente completata la realizzazione di un’aula multimediale nella Scuola di Tilene, Ziguinchor, Sud Senegal. L’intera opera è costata ca. 10.000.000 di Franchi CFA: in parte finanziato dalla Fondazione Caript in base ad un Progetto a suo tempo presentato per finanziamenti in ambito di Sanità ed Istruzione; in altra parte da iniziative di crowdfunding della Onlus. La scuola di Tilene è frequentata da oltre 700 alunni e ad oggi è l’unica dotata di questa strumentazione in una città con oltre 200.000 abitanti. Ci sentiamo, ovviamente, orgogliosi di questo ulteriore risultato e ringraziamo di cuore la Fondazione Caript e tutti coloro che, partecipando alle nostre iniziative, hanno permesso il perseguimento di questo importante obiettivo.
Una ambulanza-fuoristrada per il Senegal
Dopo la piroga-ambulanza arriva l’ambulanza-fuoristrada per accompagnare gli ammalati e le donne partorienti senegalesi dai villaggi al lontano ospedale grazie ad un importante cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e ad un generoso partenariato con la Misericordia di Casalguidi. Tanti grazie quanti quelli delle persone che hanno contribuito a questo nuovo piccolo grande traguardo!
Diario di viaggio in Senegal, gennaio 2018
Di seguito il diario di viaggio della nostra ultima visita in terra senegalese.Sulla pagina facebook (clicca qui), una ampia rassegna di foto e video su questi intensi giorni. Siamo partiti per il Senegal come da programma. Questa volta solo una piccola rappresentanza, Piergiorgio e Mario; un altro gruppo andrà in primavera prossima. Partenza lunedì 8 gennaio: in auto fino a Bologna dove ci imbarchiamo alle 8.00, quindi arrivo a Tunisi alle 12.20, cinque ore di attesa per l’aereo per Dakar e infine si atterra all’aeroporto della capitale senegalese. Eravamo abituati alla vecchia aerostazione Leopold Senghor e ci siamo trovati in un ambiente ultramoderno, quasi fantascientifico: il nuovo Diagne Blaise! Ci salta subito all’occhio la contraddizione fra ambienti come questo e le povere abitazioni dei villaggi dove siamo diretti, spesso senza luce elettrica e acqua corrente. Ma è anche questo un segno che il Paese si evolve, non possiamo che sperare e continuare a contribuire nel nostro piccolo. Qualche contrattempo ci ha tenuti con il fiato sospeso: arriviamo al controllo passaporti e Mario non trova il suo documento così torna sull’aereo per cercarlo, chiamiamo Arfang (il nostro amico e la nostra guida senegalese), che però è fuori dall’aeroporto e non ci può dare nessun aiuto in questo caso… Finalmente il passaporto salta fuori. Indovinate dov’era? Nello zainetto. Grande sollievo… peccato sia durato poco! Ci accorgiamo subito che manca una valigia. Purtroppo proprio quella piena di materiale da distribuire alla Scuola di Mar Lothie. Ce la faranno arrivare speriamo…vedremo! Comunque andiamo a riposare un po’ in un piccolo hotel in città (sono già le una di notte) e domattina alle 5 sveglia e ripartenza per Ziguinchor. L’unica cosa che vorremmo è una rilassante doccia calda, ma l’acqua è… assai fredda! Buonanotte, a domani. 2° GIORNO Dakar 9 gennaio. Ci svegliamo presto. Ore 5,30 partenza per il nuovissimo aeroporto Diagne Blaise. Iniziamo la ricerca della valigia ma per ora non si trova… Prendiamo l’aereo per Ziguinchor: questa volta sembra migliore dei vecchi aeroplanini da 8 posti. Fa sempre un buon effetto ritrovare i vecchi amici, in particolare Nicolas, che dopo averci fatto ben sistemare al solito Kadiandoumagne, ci accompagna alla prima tappa della nostra missione senegalese: la scuola di Tilene. Guardate il video! Qui il primo incontro con i responsabili, per fare il punto della situazione e, soprattutto, per verificare la fattibilità della realizzazione dell’aula multimediale da loro richiesta e da noi finanziata, grazie anche ad un importante contributo in co-finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il Direttore si attiverà per trovare tecnici, che esistono in loco, per scegliere in città la dotazione tecnica, hardware e software, di quello che a loro serve. Questo facilita il nostro compito. Ai frequentatori dell’aula verrà chiesta una piccola quota che servirà a “mantenere” il funzionamento del sistema. Ci faranno conoscere quanto prima i preventivi, intanto, abbiamo lasciato un primo anticipo grazie ad un donatore italiano che ha voluto contribuire a questo progetto. Nel pomeriggio visita a Nyassia dove abbiamo lasciato indumenti e materiale scolastico donato dai genitori dei bambini della scuola materna di Sant’Angiolo. Abbiamo visitato la nostra scuola media di St. Louis con 110 ragazzi dove, anche qui, il Direttore ci ha spiegato la difficoltà a provvedere anche al cibo quotidiano. L’impegno è molto serio da parte di tutti, abbiamo lasciato a loro alcune migliaia di euro per le necessità più urgenti insieme ad un po’ di materiale scolastico. Domani andiamo a Oussouie. Buonanotte 3° GIORNO Ziguinchor, 10 gennaio. Giorno triste. Giorno di forte preoccupazione. Partiamo per l’orfanotrofio di Oussouye. Tutti gli orfanotrofi sono espressione di tristezza e solitudine. Ma qui in Africa la situazione è poco immaginabile. Per noi europei che siamo normalmente presi da commozione profonda nel partecipare, anche per poco tempo, alla vita di queste strutture che ospitano bimbi abbandonati, qui in Africa si sfiora la disperazione. Soprattutto nel comprendere che quasi tutti i bimbi ospiti dell’orfanotrofio sono conseguenze di abusi e violenze, anche feroci e quasi tutte all’interno delle famiglie. A Oussouye ci sono quattro suore, 14 bimbi più grandicelli e 9 bimbi piccoli e piccolissimi. A Cabrousse ce ne sono 26, di età fra 6 e 14 anni. Dicevamo giorno triste e carico di preoccupazione. La preoccupazione deriva dal fatto che non potremo visitare due delle nostre prime realizzazioni, l’Ambulatorio/Maternità di Soutou e di Affiniam. In queste zone, infatti, sembra ripresa la guerriglia portata avanti da gruppi secessionisti. E’una vecchia storia iniziata decenni fa, che sembrava conclusa, ma che invece ha prodotto ben tredici morti 3 giorni fa. Abbiamo quindi seguito i consigli dei nostri amici senegalesi, nonché del Comunicato della nostra Farnesina, pubblicato proprio oggi, sotto il titolo AREE DI PARTICOLARE CAUTELA, dove si afferma “(…) Nella regione meridionale della Casamance, compresa fra Gambia e Guinea Bissau, si trascinano gli effetti di un trentennale conflitto di matrice indipendentista. Saltuariamente si verificano scontri armati tra forze di sicurezza senegalesi e ribelli. In caso di viaggi nella regione si raccomanda pertanto di mantenere elevato il livello di attenzione. A seguito dell’uccisione di 13 cittadini senegalesi da parte di una banda armata lo scorso 6 gennaio 2018 è fortemente sconsigliato recarsi nella regione a sud di Ziguinchor e, in particolare, percorrere la Route Nationale 4 che conduce alla frontiera bissau-guineana”… proprio la nostra strada… 4° GIORNO Centro sociale e ambulatorio di Brin, nell’estrema periferia di Ziguinchor. Il Centro sta funzionando benissimo, è utile e molto utilizzato dal territorio. E’ un ottimo punto di aggregazione sociale per gli innumerevoli villaggi della zona. La biblioteca, seppur non frequentatissima, funziona. I lavori di completamento non sono ancora finiti, ma abbiamo avuto la conferma, da parte del capo villaggio, che la proprietà del terreno e del centro appartiene all’associazione dei giovani di Brin. E anche questa è una cosa buona. Tra l’altro, l’accoglienza a noi riservata da questi giovani, è stata commovente, siamo con Michel e Nicolas. Abbiamo visto come la migliore strumentazione medica della zona è qui, al nostro ambulatorio. Ogni mese vengono fatte verifiche fra medico e infermiera e
Un murales per i diritti
Un murales per raccontare i diritti umani inviolabili, senza nessuna distinzione di razza, cultura e religione. Oggi pomeriggio abbiamo partecipato con piacere all’inaugurazione di questa opera d’arte (come l’ha definita l’assessore alla cultura di Pistoia Elena Becheri) di 7 metri x 3, bella e suggestiva, posta all’interno della scuola elementare Frosini. Proprio qui due anni fa abbiamo avviato il progetto “Civismo e Intercultura” affrontando con gli alunni l’importante tema dei diritti e dei doveri. Da lì le insegnanti sono ripartite ed oggi nella palestra della scuola c’è un murales che racconta di bambini di diverse razze, culture e religioni che si tengono per mano, che giocano insieme…senza nessuna distinzione. Il dipinto è stato realizzato dai ragazzi della 2F del liceo artistico Petrocchi ed è stato ispirato proprio dai disegni e dalle riflessioni degli alunni della scuola elementare. Davvero bello!
Consegnata la piroga-ambulanza in Senegal
La piroga-ambulanza è stata consegnata agli abitanti di Mar Fafaco. Conclusi i lavori adesso è operativa e a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di recarsi all’ospedale. Un mezzo fondamentale e vitale per il villaggio di Mar Fafaco, non possiamo che essere felici per questo risultato. Un grazie di cuore a tutti coloro che come sempre sostengono i nostri progetti e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che ha contribuito alla realizzazione sostenendo il progetto “Pistoia Brin: un ponte tra le culture”. Le foto mostrano i lavori di realizzazione della piroga e il motore ricevuto dal Sindaco di Fimela (nel cui territorio è compreso Mar Fafaco).
Diario di viaggio in Senegal, gennaio 2017
Diario del nostro ultimo viaggio in Senegal.Sulla pagina facebook (clicca qui), un ampio reportage foto e video. Si riparte per il Senegal. Dopo il lungo viaggio (Firenze-Parigi. Parigi-Dakar. Dakar-Mbayene) in aereo, bus e auto sulle caotiche (e pericolosissime) strade senegalesi, siamo arrivati alla prima tappa programmata: il Villaggio di Mbayene. Qui dopo aver verificato il buon uso fatto dalla popolazione della Ambulanza consegnata dall’Associazione lo scorso anno, abbiamo lasciato un importante strumento di analisi (un ecografo) donato dai Ginecologi italiani durante il loro Corso di Ecografia Ostetrico-Ginecologica. Come dimostra il breve filmato che abbiamo girato durante l’incontro con il Villaggio, la popolazione ci ha accolto con manifestazioni di gioia tale da creare non poco imbarazzo. Avevamo conosciuto questo Villaggio, a molte ore di viaggio da Dakar, in zona abbastanza isolata, lo scorso anno (i bambini del Villaggio non avevano ancora conosciuto “l’uomo bianco”… incredibile ma vero); la popolazione è islamica al 100%. Il rapporto con noi ottimo. Abbiamo sottoscritto con i responsabili locali (Capi Villaggio) dei Protocolli dove questi si impegnano alla manutenzione corretta dei beni ricevuti e ad una rendicontazione puntuale del loro utilizzo. Non si tratta di burocrazia ma di un segno concreto di collaborazione e comune coinvolgimento nelle problematiche di quella popolazione. Domani si riparte per Ziguinchor… aeroplanino senegalese permettendo… – E così il nostro aeroplanino ci ha riportati a Ziguinchor, regione della Casamance, centro sud del Paese. Ci si arriva sorvolando il Gambia, uno dei più piccoli (e più poveri) paesi d’Africa: una enclave ex britannica che divide in due il Senegal e che è lì a testimoniare i disastri del colonialismo europeo. Questa di Ziguinchor è una tappa importante per vari motivi: rappresenta uno dei punti dei nostri più importanti interventi. Abbiamo realizzato centro sociale, ambulatori, biblioteca, ecc… Proprio la biblioteca di Brin, nella periferia di Ziguinchor, è uno dei tre punti di riferimento del nostro progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e per cui intendiamo collaborare con la biblioteca San Giorgio di Pistoia…Insieme al tentativo di realizzare una piccola cooperativa di produzione per le donne dei villaggi della zona. Domani inizieremo gli incontri operativi. – Giornata di festa oggi in Senegal: anche la delegazione della nostra Associazione ha festeggiato la commemorazione dei 50 anni dei Centri Sociali per la Salute di Ziguinchor. Presenti il responsabile medico della Regione Casamance e numerosissimi operatori e operatrici dei centri ambulatoriali della zona. Ha parlato anche il Dott. Michel Mendy, uno dei principali nostri referenti medici nell’area e con cui abbiamo realizzato molto programmi sanitari. Domani, infatti, faremo un monitoraggio, insieme a lui, sul funzionamento dei vari ambulatori e maternità che abbiamo realizzato negli ultimi anni. Comunque qui ci muoviamo sui 30 gradi centigradi e ci giungono notizie di un robusto freddo in Italia. Forse, almeno per il clima, in questi giorni stiamo meglio noi. – Oggi giornata di verifica del lavoro svolto, nel corso dell’anno passato, nelle strutture sanitarie della Casamance realizzate dall’Associazione…ma anche condivisione dei programmi futuri. Non è stato possibile arrivare a Coubalan (una grossa buca sulla pista ci ha impedito il passaggio). Qui ci sarebbe un importante agglomerato di villaggi a circa un’ora e mezzo di macchina dal centro di Ziguinchor dove stiamo valutando l’ipotesi di ristrutturare un vecchio edificio coloniale francese che potrebbe diventare un piccolo ospedale prezioso per tutta l’area. Dopo Brin siamo arrivati a Affiniam e Soutou dove con non poca soddisfazione abbiamo verificato un ottimo livello di conservazione e di gestione delle importanti strutture sanitarie (maternità): cosa non sempre frequente. Questo è uno dei problemi più grossi che troviamo ogni anno. In queste aree non esiste la cultura della manutenzione e, anche a causa di complesse situazioni atmosferiche (stagione delle piogge, tempeste di sabbia, ecc.), quasi tutti gli anni occorre rimettere le mani sulle varie strutture. In questi due anni grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia è stato possibile prevedere la realizzazione di un “Poste de sante” e laboratori di analisi mediche oltre ad un corso di formazione professionale per operatori sanitari. Comunque si procede. A domani – Un’altra giornata piena e interessante: dopo la Sanità, la Scuola. Circa un migliaio di studenti pistoiesi frequentanti 6 Istituti scolastici della nostra Provincia (B.Pasquini di Massa e Cozzile, G.Chini di Montecatini, M.L.King di Bottegone, S.Cipriano del Nespolo, Leonardo da Vinci e Marconi-Frosini di Pistoia) sono stati in contatto, lo scorso anno, con i 600 studenti della scuola di Tilene, qui alla periferia della città di Ziguinchor grazie ad un progetto ideato da noi e finanziato dalla Fondazione Marchi di Firenze. I ragazzi, italiani e senegalesi, si sono scambiati messaggi, disegni, relazioni, sia via Web che con cartaceo tradizionale. Oggi siamo qui a Tilene per confermare queste relazioni e questa amicizia. Siamo tutti molto commossi per l’accoglienza festosissima di tutte le componenti scolastiche di questa scuola senegalese che non ha certamente le strutture e le disponibilità delle nostre scuole… Altra tappa di questo viaggio: il nuovo Liceo Tecnico Saint Eloi a Ziguonchor. Altra grande emozione! Qualche anno fa, infatti, avevamo partecipato alla posa della prima pietra fornendo anche un piccolo contributo alla sua costruzione. Il Liceo è, in parte, già funzionante con aule per teoria e laboratori per la pratica…. Veramente una bella esperienza. Ci sentiamo domani – Siamo arrivati, con qualche difficoltà, all’Orfanotrofio di Oussouie dove abbiamo conosciuto i suoi 23 piccoli “ospiti”. Forse l’esperienza più forte, espressione di degrado e di violenza delle nostre giornate in Senegal. Bambini meravigliosi, quasi sempre frutto di violenza, quasi sempre all’interno delle famiglie, messi al mondo e abbandonati nella foresta. Qui in mezzo al nulla (dove il nulla si sperimenta davvero!) in un luogo, si direbbe, abbandonato da Dio e dagli uomini, quattro suore spendono la propria vita per la loro sopravvivenza insieme alla sopravvivenza di questi bimbi. Senza enfasi alcuna, vero e proprio atto di eroismo… Dovremo seriamente riflettere all’interno dell’Associazione, se non fare di questo luogo un impegno prioritario nel prossimo futuro. Certamente, tra le priorità dei bisogni,
Civismo e Intercultura: qualche parola sul progetto
Abbiamo concluso il progetto CIVISMO E INTERCULTURA. PISTOIA – WANDIE: ANDATA E RITORNO a cura di “Una scuola e un pozzo in Africa”, realizzato con il contributo della Fondazione Marchi di Firenze. Un progetto impegnativo che ha coinvolto per oltre un anno 6 istituti della nostra provincia e 3 scuole senegalesi: I.C. Martin Luther King di Bottegone, I.C. Pasquini di Massa e Cozzile, I.C Chini di Montecatini, I.C Leonardo da Vinci e Marconi-Frosini di Pistoia, Scuola di primo grado San Cipriano del Nespolo, mentre per il Senegal l’Ecole publique de Wandie e de Mar Fafaco ed infine Ecole de Tilene. Un percorso lungo e articolato nel quale si è parlato di diritti e doveri ma anche di culture, lo si è fatto con l’arte teatrale e con laboratori creati ad hoc sul tema coinvolgendo professionisti; si è dato spazio al racconto, quello personale di ogni ragazzo e quello dei volontari, testimoni diretti della vita in Senegal tra povertà e mancanza di diritti, tra sorrisi e voglia di vivere, tra musica e canti..Con “Io vado a scuola” abbiamo approfondito il tema dell’importanza di andare a scuola, per noi diritto all’istruzione e un dovere, quello di studiare, ma per altri bambini in diverse parti del mondo è ancora una conquista da fare, ogni giorno, superando mille ostacoli. E poi le lettere in partenza da Pistoia e in arrivo in Senegal e viceversa, segno tangibile della voglia di raccontarsi e raccontare, di conoscere..per costruire ponti e abbattere muri. Infine un complicato collegamento via skype con le scuole del Senegal, pochi secondi di pura magia e un saluto oltri ogni confine, tante mani di alunni ialiani e senegalesi si sono levate in alto come in un unico grande abbraccio. Grazie al Presidente della Provincia Rinaldo Vanni e all’Assessore alla Cultura e all’Istruzione del comune di Pistoia Elena Becheri, entrambi presenti durante la giornata conclusiva svoltasi all’auditorium di Pistoia il 27 maggio.
Partita un’ambulanza per Mbayene
Al Poste de Sante di Mbayene, località a Sud Est di Dakar, distretto sanitario di Thies, è in arrivo l’ambulanza, partita ieri dal porto di Livorno. L’ambulanza, con attrezzatura completa, è stata donata dall’associazione Misericordia di Pistoia. Un importante risultato per gli abitanti dei villaggi, uno strumento fondamentale per salvare le loro vite. Durante i nostri ultimi viaggi, parlando con i medici e gli abitanti era emersa questa richiesta e da quel momento riuscire a trovare e spedire l’ambulanza è stata una priorità per la nostra associazione. Una nuova speranza accompagna dunque questa prima ambulanza, l’unica del posto: la speranza di salvare un maggior numero di persone, persone che troppo spesso sono costrette a farsi decine e decine di km a piedi per raggiungere il presidio sanitario e che spesso non arrivano in tempo, per non parlare della possibilità di andare tra le case dei villaggi, a volte molto isolate e lontane le une dalle altre, direttamente con l’ambulanza in modo costante da parte del medico. Questo piccolo progetto si inserisce in un macro progetto finanziato per metà dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e che ha carattere esclusivamente sanitario con la previsione di un piccolo ospedale e diversi laboratori di analisi mediche in zone assolutamente priva di queste elementari strutture sanitarie. “Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore” diceva Madre Teresa di Calcutta. Grazie a nome di tutta Mbayene.