Diario di Viaggio, gennaio 2025

Ed ecco il diario del nostro viaggio di Gennaio 2025, otto intensi giorni a partire da lunedì 13. È stato particolarmente speciale, poiché caratterizzato da molte “prime volte”. Per la metà dei volontari, infatti, si trattava del primo incontro con il Senegal, un’esperienza che ha arricchito il gruppo con emozioni fresche e autentiche, e anche nuove prospettive. Abbiamo potuto rivivere, attraverso i loro occhi, le emozioni che ogni viaggio di verifica porta con sé.

Cominciamo con il racconto e, come sempre, in fondo alcune fotografie che documentano questo intenso viaggio.

Giorno 1-2.
Un viaggio di andata… un po’ complicato

Il nostro viaggio inizia con il lungo tragitto verso il Senegal e molti imprevisti. A causa di problemi metereologici, infatti, siamo costretti addirittura a dividerci in due gruppi e partire in momenti diversi dallo scalo in Spagna. Purtroppo, tutto questo ci ha fatto sostanzialmente perdere due giorni interi di viaggio, costringendoci a rimodulare l’intero programma. Giusto per ricordare che gli imprevisti non mancano mai.

Giorno 3.
Le avventure del primo gruppo

In attesa del gruppo di viaggiatori rimasto in Spagna, gli altri hanno effettuato una prima visita all’Orfanotrofio “La Pouponnière” di Nianing, dove una nostra “new entry”, Erika, ha deciso di passare alcuni giorni supportando le operatrici nel lavoro di cura dei bambini. Erika ha già molta esperienza in questo settore ed è stata i nostri occhi in questa struttura a cui da poco tempo abbiamo scelto di dare un supporto, per l’importante lavoro che svolge quotidianamente per neonati e bambini in situazione di difficoltà: alcuni hanno perso la madre durante il parto, altri hanno una famiglia non in grado di curarli, altri ancora una famiglia non ce l’hanno proprio.
Prima di questo passaggio, un’occasione particolare: una breve visita a Mbour e a due suoi centri di Arte Contemporanea. È sempre emozionante respirare il pensiero e la creatività dei giovani nel mondo, anche in un luogo così diverso da quello a cui siamo abituati.

Giorno 4.
L’Orfanotrofio, l’incontro con Suor Marta, poi in viaggio verso Kaolack

Ricongiunto finalmente il gruppo di viaggiatori, torniamo all’Orfanotrofio “La Pouponnière” per una visita più approfondita, ma anche e soprattutto per un confronto con Suor Marta. Instancabile direttrice della struttura, da poco tempo è anche responsabile delle attività per l’infanzia nell’intera circoscrizione. È stata quindi l’occasione per parlare con lei anche di realtà come quella di Mar Lodj, che andremo a ritrovare pochi giorni dopo e su cui di recente erano emersi dubbi e difficoltà.
Il nostro impegno, da queste parti, è quello di costruire in tutti i modi possibili: con i mattoni, con le relazioni, con la co-progettazione.

Nel ripartire, un piccolo fuori programma: siamo passati a salutare la nipote del nostro Arfang, punto di riferimento dell’Associazione in Senegal, presso un campo sportivo vicino. È stato curioso trovare così tanti giovanissimi appassionati di Basket… proprio come succede a Bottegone, a quasi 6000 km di distanza.

Il resto della giornata lo abbiamo passato in viaggio verso Kaolack. Qui, dopo ore piuttosto stancanti, abbiamo incontrato il nostro Abbe Pascal, per una rapida cena prima di riposarci in attesa di nuove mete.

Giorno 5.
Tra scuole, incontri istituzionali e progetti sanitari

La giornata è densa di incontri e verifiche, per questo parte molto presto. La prima tappa è il complesso scolastico “Madre Teresa” che, tra l’altro, comprende anche la scuola materna ” A Silvia Dani”
Accompagnati da Abbe Pascal, siamo stati accolti da colorate e calorose classi di bambini: canti, poesie e piccole recite, addirittura in un italiano un po’ stentato (e molto dolce), ci hanno riempito il cuore. Nonostante varie difficoltà di manutenzione ancora da affrontare, la scuola e il suo corpo docente sembrano procedere positivamente anche grazie al nostro supporto. Ci ha fatto piacere soprattutto rilevare una certa progettualità anche nella risoluzione dei principali problemi. Su alcuni di questi proveremo ad attivarci direttamente: un’infermeria più adeguata, una carrozzina per bambini con disabilità, alcune manutenzioni alle strutture.

Ci è stato anche presentato un progetto lungimirante e molto bello: l’idea di un’aula di informatica, che permetta fin dalla giovane età di aprirsi al mondo.
Emozionante e ricco, come sempre, il momento della visita a quella che ormai chiamiamo informalmente “Scuolina della Silvia”.

In seguito, incontriamo nel suo ufficio il sindaco di Fimela, che ci accompagnerà anche in numerosi dei passaggi successivi.

In primis, la maternità di Ndangane, su cui è stato necessario confrontarsi circa operatività ed esigenze burocratiche.


In seguito, abbiamo visitato un terreno. Non un terreno casuale, ovviamente: si tratta dell’area, a Samba Dia, dove intendiamo realizzare una nuova Scuola, se tutto andrà come auspichiamo. Lo abbiamo visitato con l’architetto senegalese con il quale ci siamo lungamente confrontati nei mesi scorsi per addivenire a un progetto davvero straordinario. Ve ne parleremo.

Giorno 6.
Tra bambini e feste tradizionali

Con al fianco il Sindaco di Fimela, affrontiamo 4 o 5 mezzi di trasporto diversi, dalle piroghe ai tipici carretti trainati da cavallo, per raggiungere Mar Fafako.

Qui un’accoglienza a dir poco straordinaria: decine e decine di bambini di ogni età, balli tipici (in cui, lo ammettiamo, qualcuno di noi non ha potuto fare a meno di cimentarsi), canti e ringraziamenti, ma anche qualche scusa per malfunzionamenti del passato in alcune delle attività.

Questo nostro impegno è sempre in bilico e in equilibrio tra la gioia di vedere i sorrisi dei più piccoli e l’esigenza di mantenere responsabilità, correttezza e piena funzionalità dei nostri interventi. Non sempre è facile, ma ce la mettiamo tutta.

Dopo questa grande festa, due visite: il punto sanitario locale, che abbiamo trovato operativo, con un’infermeria finalmente ben gestita e uffici funzionanti, sebbene non manchino, ancora una volta, necessità e problematiche di cui abbiamo preso nota.
Dopodiché, di nuovo sui carretti, abbiamo visitato il Liceo dove la nostra associazione ha contribuito alla costruzione di due aule. Ci hanno accolti, oltre ai ragazzi, vari insegnanti.

Il pomeriggio è stato invece davvero particolare. Il Sindaco di Fimela ci ha coinvolti in una festa tradizionale, dove abbiamo assistito a una lotta tradizionale e incontrato la popolazione locale. Momenti estemporanei che accadono da queste parti, e che solidificano rapporti e legami, verso azioni future.

Dopo cena, il nostro gruppo si è preso anche un po’ di tempo per confrontarsi, con calma, sulle impressioni dei neofiti su questa esperienza. 

Giorno 7.
Dakar e memoria storica

Proprio in virtù della presenza di “nuove leve”, abbiamo scelto di inserire nel viaggio una giornata a Dakar: abbiamo visitato l’Isola di Gorée, simbolo della tratta degli schiavi. La visita alla Casa degli schiavi è sempre un momento profondo e potente nella sua tragicità. Prima del rientro, una brevissima tappa nel mercato artigianale della capitale. La serata si è conclusa con un piccolo guasto al nostro Pulmino e qualche passo a piedi in più del previsto. Sempre a proposito di imprevisti.

Giorno 8
Ultimi incontri e rientro

Lunedì 20 gennaio. In piroga raggiungiamo la scuola di Mar Lodji, dove insegnanti e bambini di tre diverse classi ci accolgono tra canti e sorrisi.

Abbiamo trovato la struttura più curata che in altri momenti, molto più vissuta e ricca di storie. È stata l’occasione per tirare fuori dalle borse i nasi di plastica rossi che alcuni dei più giovani si erano portati dietro e dedicarci, con semplicità, a giocare un po’ con i più piccoli.

Non abbiamo potuto fare a meno di annotarci una serie di interventi piuttosto importanti di cui la realtà avrebbe bisogno, a partire da infissi danneggiati.

Le suore che guidano la struttura hanno preparato per noi un pranzo direttamente nei locali adiacenti alla scuola, e qui abbiamo messo a punto insieme a loro alcune esigenze e prospettive. Questo è stato l’ultimo passaggio, per questa volta: dopo, è ricominciato il viaggio verso il rientro. 

Aeroporti, scali e nuovi imprevisti.
Ma ancora una volta, torniamo più ricchi di prima e con lo sguardo al futuro.

Via Sant’Angiolo 51
Bottegone, Pistoia (PT)
Cod. Fiscale 90037660470
Cod. 5XMILLE 90037660470

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