Diario di viaggio in Senegal, gennaio 2017

Diario del nostro ultimo viaggio in Senegal.
Sulla pagina facebook (clicca qui), un ampio reportage foto e video.

Si riparte per il Senegal.

Dopo il lungo viaggio (Firenze-Parigi. Parigi-Dakar. Dakar-Mbayene) in aereo, bus e auto sulle caotiche (e pericolosissime) strade senegalesi, siamo arrivati alla prima tappa programmata: il Villaggio di Mbayene.

Qui dopo aver verificato il buon uso fatto dalla popolazione della Ambulanza consegnata dall’Associazione lo scorso anno, abbiamo lasciato un importante strumento di analisi (un ecografo) donato dai Ginecologi italiani durante il loro Corso di Ecografia Ostetrico-Ginecologica.

Come dimostra il breve filmato che abbiamo girato durante l’incontro con il Villaggio, la popolazione ci ha accolto con manifestazioni di gioia tale da creare non poco imbarazzo.

Avevamo conosciuto questo Villaggio, a molte ore di viaggio da Dakar, in zona abbastanza isolata, lo scorso anno (i bambini del Villaggio non avevano ancora conosciuto “l’uomo bianco”… incredibile ma vero); la popolazione è islamica al 100%. Il rapporto con noi ottimo. Abbiamo sottoscritto con i responsabili locali (Capi Villaggio) dei Protocolli dove questi si impegnano alla manutenzione corretta dei beni ricevuti e ad una rendicontazione puntuale del loro utilizzo. Non si tratta di burocrazia ma di un segno concreto di collaborazione e comune coinvolgimento nelle problematiche di quella popolazione.

Domani si riparte per Ziguinchor… aeroplanino senegalese permettendo…

E così il nostro aeroplanino ci ha riportati a Ziguinchor, regione della Casamance, centro sud del Paese. Ci si arriva sorvolando il Gambia, uno dei più piccoli (e più poveri) paesi d’Africa: una enclave ex britannica che divide in due il Senegal e che è lì a testimoniare i disastri del colonialismo europeo.

Questa di Ziguinchor è una tappa importante per vari motivi: rappresenta uno dei punti dei nostri più importanti interventi. Abbiamo realizzato centro sociale, ambulatori, biblioteca, ecc… Proprio la biblioteca di Brin, nella periferia di Ziguinchor, è uno dei tre punti di riferimento del nostro progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e per cui intendiamo collaborare con la biblioteca San Giorgio di Pistoia…Insieme al tentativo di realizzare una piccola cooperativa di produzione per le donne dei villaggi della zona. Domani inizieremo gli incontri operativi.

Giornata di festa oggi in Senegal: anche la delegazione della nostra Associazione ha festeggiato la commemorazione dei 50 anni dei Centri Sociali per la Salute di Ziguinchor.

Presenti il responsabile medico della Regione Casamance e numerosissimi operatori e operatrici dei centri ambulatoriali della zona.

Ha parlato anche il Dott. Michel Mendy, uno dei principali nostri referenti medici nell’area e con cui abbiamo realizzato molto programmi sanitari.

Domani, infatti, faremo un monitoraggio, insieme a lui, sul funzionamento dei vari ambulatori e maternità che abbiamo realizzato negli ultimi anni.

Comunque qui ci muoviamo sui 30 gradi centigradi e ci giungono notizie di un robusto freddo in Italia.

Forse, almeno per il clima, in questi giorni stiamo meglio noi.

Oggi giornata di verifica del lavoro svolto, nel corso dell’anno passato, nelle strutture sanitarie della Casamance realizzate dall’Associazione…ma anche condivisione dei programmi futuri.

Non è stato possibile arrivare a Coubalan (una grossa buca sulla pista ci ha impedito il passaggio). Qui ci sarebbe un importante agglomerato di villaggi a circa un’ora e mezzo di macchina dal centro di Ziguinchor dove stiamo valutando l’ipotesi di ristrutturare un vecchio edificio coloniale francese che potrebbe diventare un piccolo ospedale prezioso per tutta l’area.

Dopo Brin siamo arrivati a Affiniam e Soutou dove con non poca soddisfazione abbiamo verificato un ottimo livello di conservazione e di gestione delle importanti strutture sanitarie (maternità): cosa non sempre frequente. Questo è uno dei problemi più grossi che troviamo ogni anno. In queste aree non esiste la cultura della manutenzione e, anche a causa di complesse situazioni atmosferiche (stagione delle piogge, tempeste di sabbia, ecc.), quasi tutti gli anni occorre rimettere le mani sulle varie strutture. In questi due anni grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia è stato possibile prevedere la realizzazione di un “Poste de sante” e laboratori di analisi mediche oltre ad un corso di formazione professionale per operatori sanitari. Comunque si procede. A domani

Un’altra giornata piena e interessante: dopo la Sanità, la Scuola.

Circa un migliaio di studenti pistoiesi frequentanti 6 Istituti scolastici della nostra Provincia (B.Pasquini di Massa e Cozzile, G.Chini di Montecatini, M.L.King di Bottegone, S.Cipriano del Nespolo, Leonardo da Vinci e Marconi-Frosini di Pistoia) sono stati in contatto, lo scorso anno, con i 600 studenti della scuola di Tilene, qui alla periferia della città di Ziguinchor grazie ad un progetto ideato da noi e finanziato dalla Fondazione Marchi di Firenze.

I ragazzi, italiani e senegalesi, si sono scambiati messaggi, disegni, relazioni, sia via Web che con cartaceo tradizionale. Oggi siamo qui a Tilene per confermare queste relazioni e questa amicizia.

Siamo tutti molto commossi per l’accoglienza festosissima di tutte le componenti scolastiche di questa scuola senegalese che non ha certamente le strutture e le disponibilità delle nostre scuole…

Altra tappa di questo viaggio: il nuovo Liceo Tecnico Saint Eloi a Ziguonchor.

Altra grande emozione! Qualche anno fa, infatti, avevamo partecipato alla posa della prima pietra fornendo anche un piccolo contributo alla sua costruzione.

Il Liceo è, in parte, già funzionante con aule per teoria e laboratori per la pratica….

Veramente una bella esperienza. Ci sentiamo domani

Siamo arrivati, con qualche difficoltà, all’Orfanotrofio di Oussouie dove abbiamo conosciuto i suoi 23 piccoli “ospiti”.

Forse l’esperienza più forte, espressione di degrado e di violenza delle nostre giornate in Senegal. Bambini meravigliosi, quasi sempre frutto di violenza, quasi sempre all’interno delle famiglie, messi al mondo e abbandonati nella foresta. Qui in mezzo al nulla (dove il nulla si sperimenta davvero!) in un luogo, si direbbe, abbandonato da Dio e dagli uomini, quattro suore spendono la propria vita per la loro sopravvivenza insieme alla sopravvivenza di questi bimbi. Senza enfasi alcuna, vero e proprio atto di eroismo…

Dovremo seriamente riflettere all’interno dell’Associazione, se non fare di questo luogo un impegno prioritario nel prossimo futuro. Certamente, tra le priorità dei bisogni, enormi, apparentemente infiniti, di questi luoghi, c’è l’orfanotrofio di Oussouie con i suoi 23 piccoli ospiti.

Dopo questo momento intenso, siamo andati a Niassya, una scuola elementare dove studiano 50 ragazzi in condizioni non proprio ottimali… tali da farci prendere dallo sconforto viste le esigenze, impossibili da soddisfare, di questa gente.

Ma proprio queste esigenze ci ricordano l’importanza di un nostro costante e sempre più motivato impegno che, pur nella consapevolezza di rappresentare una goccia nel mare, non verrà meno! A domani..Si lascia Ziguinchor e la Casamance.

Si riprende il nostro aeroplanino (dallo scorso anno è fallita una delle due piccole compagnie aeree che abbiamo fin qui utilizzato…) per tornare a Dakar. Da qui affittiamo un pulmino (che speriamo quest’anno non si guasti in mezzo a una pista come è successo spesso negli anni scorsi) per tornare a Ndangane, un luogo ormai storico dei nostri riferimenti: la Maternità, appunto, di Ndangane , la grande Scuola dell’infanzia di Mar Lothie, il Villaggio di Mar Fafaco dove vedremo a che punto sono i lavori per la costruzione della nuova Piroga-Ambulanza finanziata dalla Associazione e le due scuole da ristrutturare.

Abbiamo un impegno istituzionale importante: un incontro col Sindaco ed il Sotto-Prefetto di Fimela ed il Direttore Sanitario di Djiofor per programmare comuni interventi per nuove realizzazioni e per manutenzione straordinaria di realtà esistenti, sanitarie e scolastiche.

È sempre una grande emozione verificare come la più semplice, povera ma concreta, solidarietà produca effetti positivi.

E di questo, se ci è consentito, andiamo un po’ orgogliosi.

Giornata importante oggi.

Abbiamo avuto un interessante e costruttivo incontro con il Sindaco di Fimela con cui abbiamo parlato del lavoro in corso e da programmare in questo territorio con il contributo della nostra Associazione.

Ci siamo quindi diretti insieme allo stesso Sindaco verso il Villaggio di Mar Fafaco dove si sta terminando la costruzione della Piroga-Ambulanza finanziata dalla nostra Associazione. Il Sindaco si è impegnato a collaborare con noi. Questa cosa riveste per noi particolare importanza perché non si era ancora verificata. Si arriva a Mar Fafaco con piroga e… cavallo. È l’unico modo, anche per un malato o una partoriente, per raggiungere il piu vicino ospedale. Non solo, ma dopo la piroga e il carretto è indispensabile un’ ambulanza (che non c’è) per arrivare all’ospedale. Tutti i Villaggi della zona arrivano con questi mezzi nella cittadina di Ndangane, ma da qui all’ospedale, non vicinissimo, occorrerebbe proprio un’ambulanza…

Pensiamo di farci carico dell’acquisto.

Al Villaggio di Mar Fafaco c’è una scuola con 350 ragazzi. Ci sono aule fatiscenti (una non è più praticabile): il Capo Villaggio ed il Sindaco ci hanno chiesto un contributo per la ristrutturazione: ne riparleremo.

Domattina andremo, sempre insieme al Sindaco, alla Maternità di Ndangane. Dobbiamo verificare se i lavori di manutenzione straordinaria promessi lo scorso anno sono stati fatti. Vedremo..

Sempre con piroga a cavallo siamo tornati a trovare i “nostri” bambini della scuola dell’infanzia di Mar Lothie: è sempre una grande emozione…

Anche oggi è stata una giornata di grande interesse per noi.

Il Sindaco di Fimela che ci aveva accompagnati nei Villaggi intorno a Ndangane ci ha invitati ad un’importante riunione volta alla completa ristrutturazione della Maternità di Ndangane, consegnandoci della documentazione (che dovremo studiare) funzionale al completamento dei lavori.

Quindi ha organizzato una conferenza stampa sul futuro della nostra collaborazione dove noi abbiamo espresso interesse e disponibilità a lavorare insieme in un rapporto paritario.

È stata una piccola grande esperienza sicuramente senza precedenti per noi;

un’esperienza nuova e importante soprattutto perché ci mette in grado di programmare più razionalmente i nostri interventi in questo territorio ed in collaborazione con le autorità locali. Buonanotte

Il nostro viaggio in Senegal sta per finire. Abbiamo incontrato vecchi e nuovi amici. Abbiamo visitato tutte le strutture ( Casamance, Fatick ect.) Abbiamo avuto contatti “politicamente” significativi. Ringraziamo tutti quelli che hanno condiviso il nostro viaggio e hanno contributo con offerte, vestiario, materiale scolastico e medicinali…grazie di cuore. Se qualcuno vorrà unirsi a noi la prossima volta sará il benvenuto. Buonanotte..

In questi ultimi giorni ci siamo fermati a Touba per visitare la grande moschea. Poi ci siamo messi in viaggio verso Dakar. Lungo la strada si svolge la vita intensa di chi cerca di vendere per raggranellare qualcosa. La vita qui è grama. Le bancarelle coloratissime offrono frutta e ogni genere di prodotti della campagna. Di quello che hanno….con la speranza che ti fermi un attimo. Incontriamo mandrie di mucche, asini che ti costringono a rallentare : hanno la precedenza! Capre e montoni a volontà. I montoni poi sono li, in bella evidenza, pronti per essere venduti. Di tanto in tanto lungo la strada, dove ci sono scuole, si incontrano decine e decine di ragazzini, adolescenti, giovani che vanno e vengono. Quanti ne abbiamo incontrati! Una moltitudine! Ricchezza e problema di una nazione che cerca la strada per un’emancipazione non facile. Comunque sarebbe ingiusto non riconoscere, dopo tanti viaggi in Senegal, un miglioramento progressivo specialmente nella viabilità. Torniamo con la consapevolezza del poco che possiamo fare e dare ma con la voglia di continuare. Questi amici ce lo chiedono. Allora io mi sento, a nome di tutta l’Associazione ” Una Scuola e un Pozzo in Africa” , di chiedere a chi ci condivide di aiutarci ad aiutare e, perché no, di iniziare a pensare ad un prossimo viaģgio con noi. Grazie per la pazienza e la simpatia che avete mostrato nel seguirci in questi giorni senegalesi. A presto

L’ultimo nostro riferimento senegalese è un nostro vecchio amico, ex operaio di una azienda pistoiese che ha chiuso i battenti alcuni anni fa. Alla chiusura della fabbrica è tornato in Senegal dove, insieme ad una quindicina di famiglie, sta cercando di realizzare un’azienda agricola che produca ortaggi. Naturalmente questi nostri amici non hanno le risorse necessarie per un investimento “importante”: pozzo per acqua, impianti di irrigazione, trattore, macchine agricole, camion… Ci è stato chiesto (sarebbe il primo esperimento che facciamo come Associazione) un prestito, con l’impegno del rimborso, per iniziare l’attività. Crediamo che questa esperienza e questa volontà positiva vada incoraggiata. La nascita di un’azienda produttiva in loco sarebbe, anche per noi, un esperimento che, se riuscito, potrebbe dar vita ad effetti moltiplicatore virtuosi, che rappresenterebbero veramente un esempio di solidarietà concreta, forse ancora più efficace rispetto a quanto fatto finora. Ci rivediamo al nostro rientro in Italia.. un saluto dal Senegal.

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